Diventare uno chef è crescere ogni giorno!
Scopri le storie dei 3 migliori Chef Italiani
Nell’ultimo anno abbiamo riscoperto il piacere e l’orgoglio di essere italiani attraverso l’unica cosa che da sempre ci mette tutti d’accordo: la cucina.
C’è però chi non si dedica a quest’arte solo nei weekend o tra un restock di lievito e un altro, ma che piuttosto sogna di potersi costruire intorno a essa una carriera.
Sia che il tuo sogno sia quello di lavorare un giorno nelle più grandi cucine italiane o di mettere sù un ristorante tutto tuo, c’è comunque qualcosa che devi fare prima: studiare chi ce l’ha fatta.
Non stiamo parlando della data in cui è stata servita la carbonara più buona della storia, ma piuttosto del percorso che ha portato persone di base come noi, come te, a diventare tre dei più brillanti chef del panorama italiano e mondiale.
Scopriamoli insieme allora, i volti del kitchen star system.
NADIA SANTINI
Tra le stelle della cucina italiana una delle più brillanti è quella di Nadia Santini. Saldamente al timone della cucina di Dal Pescatore, ristorante con sede a Mantova. Questa strabiliante chef vanta un record senza precedenti: è l’unica che dal 1996, quindi da ben 25 anni, mantiene la terza stella Michelin. Inoltre nel 2013 è stata nominata miglior cuoca donna al mondo e nel 2020 miglior chef italiana nel mondo. Ha anche scritto due libri: Dal Pescatore, la cucina di Nadia e Antonio Santini e Cura e delizia: la Cura responsabile.
Ora non scoraggiatevi scorrendo i suoi successi: Nadia non ha frequentato nessun master o scuola di cucina super esclusiva per arrivare a questi livelli. Ha iniziato a cucinare professionalmente solo una volta arrivata nella cucina di Dal Pescatore, nel 1974. Le piaceva mangiare e cucinare, la pratica e l’ambizione hanno fatto il resto.
MASSIMO BOTTURA
Da Mantova passiamo a Modena, dove troviamo un altro chef che ha abbattuto tantissimi record. Stiamo parlando di Massimo Bottura, chef dell’Osteria Francescana. Anche lui, come Nadia, conta ben tre stelle Michelin e il titolo di miglior ristorante al mondo per i World’s 50 Best Restaurants. Ha inoltre scritto ben 5 libri: Il pane è oro. Ingredienti ordinari per piatti straordinari, Vieni in Italia con me, Aceto Balsamico, Parmigiano Reggiano, Never Trust a Skinny Italian Chef.
Anche per Massimo la passione per la cucina è nata in modo casuale, guardando la mamma e la nonna cucinare e “tirare la sfoglia”. Ci è voluto un po’ di tempo e una laurea in giurisprudenza rimandata, per capire che questo sarebbe stato diventato il suo mestiere. Per Massimo la parola d’ordine è aggiornamento: di ricette, stili, modi di intendere la cucina.
MASSIMILIANO ALAJMO
Lasciamoci alle spalle per un momento tutti quei pensieri del tipo “ Questo è un paese per vecchi”, “ Diventi qualcuno solo dopo aver fatto gavetta”, “Qui non c’è posto per chi è giovane e ha dei sogni”.
Massimiliano è infatti il primo chef nella storia ad aver ricevuto tre stelle Michelin a soli 28 anni. E dire che tutto è iniziato con il diploma all’istituto alberghiero e con una passione per la cucina che scorre nel suo sangue e in quello della sua famiglia da una generazione. Oggi Massimiliano lavora come chef nel ristorante di famiglia, Le Calandre e in altri vari ristoranti e Caffè storici. Per lui la parola d’ordine è sacralità: promuove e tutela in ogni modo la cucina italiana.
Tre chef, tre storie diverse con un unico fil rouge 🧶: la passione per la cucina e la voglia di pensare e sognare in grande.
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